#234 - Rome edition - [News] Italia nel Mondo - I Parte

Gli Italiani, solitamente, riescono ad eccellere in parecchi campi e non fa eccezione la musica; ma come sono messe le nostre band, genere per genere? Cercheremo in questo articolo di analizzare i progressi dei nostri connazionali, con una piccola premessa: le classifiche cambiano continuamente, le posizioni citate si riferiscono al momento della stesura dell'articolo. Ringraziamo doverosamente i consulenti che hanno aiutato alla stesura di quanto segue e... “taca banda!”:

Musica Etnica: in un genere globalmente molto amato, la nostra band meglio piazzata risulta Nyluh Project, intorno al quindicesimo posto. Gaea's Lieges l’avversario più agguerrito, appena sotto: nel gruppo rilevante l’ingresso di Jessica Rago, già solista nel sorprendente Kotetsu Shin Robot, nonché dell’ex Nyluh Quênia Frangini. La storica **KOBE TAI Love US** e Triskele, più indietro, si attestano intorno alla quarantesima piazza, con un’ascesa non particolarmente veloce ma continua, superati comunque da The Boo Urns in forma smagliante. Mentre un’altra band storica come Kali Yuga continua una inesorabile discesa, causata da un lungo periodo sabbatico, un gruppo di nuove leve incalza. Tra tutti, ricordiamo i sorprendenti Berenice e i Dávila's Mind, tra i top 100 dove peraltro troviamo –in flessione- anche gli storici Rino ßurr³. Ma se dovessimo scommettere su una futura stella, gli Etnica Mente sarebbero la nostra scelta, considerato i risultati raggiunti in poco tempo.
Heavy Metal: i Logic of a Detonation sono al momento i nostri alfieri, attestati appena sotto la top ten. In un momento di leggera flessione, paiono privi di quella carica in più per imporsi ai livelli peraltro già raggiunti in passato. I LOAD sono però i soli italiani davvero ben piazzati in classifica; siamo certi che i TITANΣ sapranno ritornare alle vette, piombati per ora giù intorno al centesimo posto a seguito di un periodo di lontananza dalle scene. Ben stanno figurando anche i Gung-Ho Guns, giunti solidamente nella top100 così come i Blind Energy. Per il resto i piani alti non sono al momento abitati da altri gruppi italiani. Ci si può tuttavia consolare guardando alle promesse; The Intercooler e Dark Ministry e Blind Energy, appena sotto la centesima piazza e poi più dietro una moltitudine a scalpitare: †Ðαρнηε’s εγεs† e God send death su tutti, con una esaltante rapida scalata; a seguire Jukka Tiia, ßloody Ħyena, Apocalypse Of Fallen Angels e The Barzeights without Daddy sono solo alcuni dei nomi che stanno infiammando lo scenario metal della penisola. E mentre diamo per dispersi I The Keepers che ogni tanto riappaiono dal loro torpore con classe, registriamo l’incognita per Asherah, ottima band in odore però di problemi di lineup e Black Fox invece come scommessa.
Classica: orfana di W. A. Mozart, indiscusso leader per mesi, la classifica di genere ha trovato comunque degni eredi nel Bel Paese. Et in arcadia ego, duo italo-spagnolo, ha già assaggiato il numero 1, e promette di insidiarvisi quanto prima e molto a lungo ponendo fine alle scaramucce con gli stranieri Kroma. Stabilmente nella top ten troviamo anche i Symphonica Dantis Alagherii, che minacciano persino il podio. In una classifica piuttosto corta, Skyd si fa notare ma denuncia forse una certa rilassatezza negli show. L’ascesa dei Nature never changes sembra già finita, mentre la promessa per il futuro pare risiedere fermamente in Stradivaria, cui va anche la palma di nostra scommessa. Non mancano, a seguire, le formazioni; che tuttavia paiono, al momento, ancora troppo acerbe.
Musica Africana: . . . BingO BongO . . . ha trovato stabile dimora nella parte bassa dei migliori 10. Meri esercizi di stile scorrere le classifiche: intornoal trentesimo posto troviamo Hunga Munga, ma già appare notevolissimo il gap. Più in basso, ci sentiremmo di definire possibilissime star Caramelline e Veruska’s.
Country: lotta al vertice tra Duo Deno e Hi-Ha!, che si contendono il primato assoluto insieme ai “francesi” CeCilly (forti di recenti grandi acquisti nella formazione), anche se con qualche intromissione da parte di altre band straniere. A Demon and his witch e Tyrell Country Trip Orchestra sono già nei top50, i Doc Freeman sono le leve emergenti assieme a Lucky Jackson, che però parrebbe aver rallentato il passo. Più in basso Julio Betonega e i Mojitos potrebbero rappresentare ottimamente i nostri colori, a patto di avere più continuità nei tour; loro la nostra scommessa, per quanto con riserva.


Author: TK One