#310 - Milan Edition [News] COSMOS Tour

[News] COΣMOΣ Tour

Prende oggi il via il “COΣMOΣ Tour”, un Tour organizzato dagli “Dei”: non quelli che ci guardano dall’alto del cielo, ma quelli molto più terreni, per intenderci gli autoproclamatisi “Dei” in terra popomundiana, precisamente i TITANΣ.
Questa volta infatti, ma sembra che l’esperimento si ripeterà in futuro, lasceranno i loro esclusivi viaggi solitari per sperimentare una versione innovativa - ma neanche tanto - di un tour di vari gruppi.

Lo stesso Patricio Melic infatti, nella pubblica piazza, dichiara: “Dopo anni di tour continui e senza sosta, i Titani hanno scelto di sperimentare una dimensione differente nella musica dal vivo: viaggiare insieme a chi abbia piacere di suonare in compagnia, condividere l’esperienza, le difficoltà e le soddisfazioni di un tour” ed aggiunge che il tour è offerto alla Comunità italiana, affinché chiunque possa tenere i ritmi e gli obiettivi di una band di alto livello, come quella dei Titani.

Gli stessi Titani si sono tirati a lucido per l'occasione e hanno rivisitato la loro immagine, proponendosi in una nuova veste grafica per il logo del Gruppo e una svolta cyber nel look.
Addirittura mi sono giunte voci da qualcuno vicino al loro entourage che nei prossimi progetti musicali i TITANΣ abbandoneranno lo stile tradizionale, che da sempre hanno abbracciato, per provare alcune variazioni stilistiche sul tema. Cosa avrà voluto dire, lo scopriremo solamente seguendo la loro strada.

Alcuni in piazza sembrano apprezzare questo cambiamento, che io personalmente trovo molto inquietante. In particolar modo mi riferisco a quegli occhi spiritati dei componenti, per non parlare dell'aura che si non fatti costruire attorno e che, più che dare loro un alone di quasi sacralità, li fa sembrare "finti".

Ma ora basta parlare dei Titani e torniamo al Tour: questo tocca tutte le città del mondo, e può definirsi “veloce”, visto che prevede quasi un concerto al giorno. Avrà la durata di un anno, con inizio il giorno 28 dell’anno in corso (47), coincidente con il Live Aid di Roma, e la fine il giorno 27 dell’anno 48. Le locandine, a cui i partecipanti possono attingere per il proprio manifesto sono tre. Le prime due elaborate dalla Sig.ra Camilla Petrillo e una dai Titani: IAPETOΣ e KOIOΣ, al secolo Joris Boer e Aitano Cobianchi.

Queste sono le band che hanno aderito all’iniziativa:
- TITANΣ
- Sons Of The Gods
- `•.•• Aмυи ••.•́
- Dorina Diaconu
- Ichnusa SR Orchestra

Tutto sommato sono pochine e, se si va a guardare bene, si potrebbe definire un Tour casalingo. Infatti oltre agli stessi TITANΣ (Heavy Metal), sono presenti i “Sons Of The Gods” (Heavy Metal anche loro), formati come dice lo stesso nome, dai figli degli Dei e cioè proprio da alcuni dei figli dei Titani. Gli “Amuh” (Musica Africana), band fondata da Azzurra Campanella, moglie del Titano HYPERION, ovvero Melic. La solista “Doraina Diaconu” (Heavy Metal anche lei), fidanzata del Titano KOIOΣ, ovvero Aitano Cobianchi. L’ultima Band partecipante è composta dalla numerosissima “Ichnusa SR Orchestra”, che suona Musica Classica, formata dall’ex Titano-dormiente Niels Spatafora.

Durante il giro offrono la loro opera artistica: Julia Melic, come produttore musicale con il massimo dell’esperienza; Fidel Diaz, come regista, anche lui espertissimo; mentre Azzurra Campanella, da brava donna di “casa”, divulgherà la propria conoscenza delle ricette a chiunque abbia voglia di imparare, o quantomeno fornirà pasti a tutti.

Madrina del Tour: Pippo Impellizzeri. Non so che c’entri, ma si è autoofferto e i partecipanti lo hanno ben accettato in tale ruolo.

Ma quale sarà la causa della mancata risposta di partecipazione della comunità italiana? E’ probabile che la scarsa partecipazione sia dovuta al fatto che la notizia del tour è stata data in ritardo, rispetto ad altri tour già annunciati e comunque consolidati da precedenti esperienze?
Oppure sarà che l'arrogarsi il diritto di sentirsi al di sopra degli altri, non genera una così grande voglia di venerazione? O il motivo potrà essere che i Titani si danno troppe arie e pertanto non risultano simpatici e non ispirano dialogo?

Author: Jack Hartman