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 #311 - Milan Edition - Siamo Uomini o Titani?

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HYPERION

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MessaggioTitolo: #311 - Milan Edition - Siamo Uomini o Titani?   #311 - Milan Edition - Siamo Uomini o Titani? Icon_minitimeGio Feb 25, 2010 7:06 am

Una delle novità positive di questa settimana è stata senza dubbio l'entrata contemporanea in classifica vincitori dei TITANΣ e del Duo Deno, rispettivamente all'ottavo e al sesto posto.

Sembra davvero un momento d'oro per la scena musicale italiana, e se diamo uno sguardo alle classifiche possiamo vedere artisti di vertice più o meno in tutti i generi musicali. Quelle che ho citato sono senza dubbio due delle band più rappresentative di questa compagine, e molte altre sono in rapida ascesa.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Elvezio Pollo alias “Good Old Boy” del Duo Deno e KOIOΣ, al secolo Aitano Cobianchi dei TITANΣ per un rapido scambio di impressioni sul risultato raggiunto.

Damien: E' la prima volta che due band italiane si trovano a condividere un posto d'onore in quella speciale classifica che è la WIW. Non sarò tanto stupido da chiedervi cosa si prova, quindi vi chiedo: come vedete questo riconoscimento? Come un traguardo, come uno stimolo per fare di più e meglio, o lo vedete in modo ancora diverso?

Good Old Boy: Sicuramente è un premio per l'aver creduto che per arrivare in alto bisogna lavorare divertendosi e senza trovare sotterfugi.

KOIOΣ: Non è possibile negare che entrare in quella classifica abbia prodotto vibrazioni positive, tuttavia non è un evento che Noi, personalmente, consideriamo un traguardo o uno stimolo. E' la semplice ed inevitabile legge della consequenzialità ad aver determinato questa situazione. Certo, rimane sempre una classifica prettamente "umana" e come tale è imperfetta e impiega un certo tempo ad ricomporre compiutamente gli ordini di grandezza. Ma, per usare un modo di dire caro a voi mortali, meglio tardi che mai.

Damien: Avete raggiunto davvero un traguardo invidiabile, so che non è semplice ma se doveste trovare una parola adatta per definire la chiave di questo successo quale sarebbe? Cosa vi ha portato al raggiungimento di questo importantissimo risultato?

Good Old Boy: Testardaggine. Aver creduto in quello che facevamo, e insistere perchè eravamo convinti che alla lunga il nostro lavoro avrebbe pagato.

KOIOΣ: Una parola chiave? Te ne ricordiamo due: WE RULE!

Damien: Per un artista all'inizio della sua carriera la vita è dura, ma anche molto entusiasmante: piena di voglia di fare e di divertirsi. Per un artista di vertice come voi quanto spazio c'è per l'entusiasmo? Riuscite ancora a divertirvi nel vostro lavoro?

Good Old Boy: Crediamo che l'entusiasmo sia la chiave per arrivare. Certo ogni concerto e' come se fosse il primo, ci divertiamo ancora a raccontare la storia del cuore solitario, sparare con la colt, e a cantare la vecchia casa del Kentucky.

KOIOΣ: La Nostra è una missione. Il divertimento è secondario. Ma non possiamo certo negare di essere compiaciuti nel vedere, durante i Nostri concerti, i nostri fan cantare, saltare, perdersi in un'estasi di piaceri carnali e divini. E dobbiamo anche ammettere che la visione di certi individui che schiattano di invidia e sguazzano nella bile del loro stesso astio ha un suo fascino... sono visioni impagabili.

Damien: Alla luce del vostro successo cosa vi sentite di consigliare a quegli artisti che cominciano la loro avventura in questo difficile mondo di musicisti e classifiche?

Good Old Boy: Di non pensare alle classifiche, cosi' si evitano frustrazioni. Se uno è bravo alla fine arriva.

KOIOΣ: Cose semplici e dirette: suonate con sincerità, siate fedeli a voi stessi e alla vostra musica, abbiate rispetto per gli Dei e non sfidateli con vane parole.

Damien: Vi sentite di spendere qualche parola per la band che condivide con voi questo onore della classifica dei vincitori?

Good Old Boy: I Titani erano e sono dei nostri miti, erano già grandi quando abbiamo iniziato... certo ci ha fatto molto ridere che due semplici bovari di campagna come noi stiano avanti a delle venerabili ed antiche divinità.

KOIOΣ: Sono dei bravi ragazzi. E pur suonando un genere musicale indubbiamente inferiore, non possiamo non ammettere che lo suonano come meglio non si potrebbe.

Damien: State affrontando due tour diversi, partiti quasi simultaneamente, uno con una storia e una tradizione molto radicata nella comunità italiana come il Fattanza, l'altro alla sua prima edizione. Volete parlarcene?

Good Old Boy: Beh il Fattanza e' il Fattanza, non ha spiegazione. È un modo di andare in giro e suonare, con alcuni siamo arrivati al quarto tour insieme ed è come sempre il massimo.

KOIOΣ: Il COΣMOΣ Tour nasce con obiettivi decisamente diversi da quelli del Fattanza. Non avrebbe senso per gli Dei costruire l'imitazione di un qualcosa che già esiste e che funziona decisamente bene. Il nostro Tour nasce in primo luogo per esigenze organizzative. Tuttavia ci è sembrata una buona idea invitare a parteciparvi anche altre band che volessero condividere la loro strada con gli Dei. In particolare saremmo felici se qualche giovane artista si volesse unire alla comitiva ed approfittare della nostra esperienza.

Damien: Adesso che siete giunti a questo punto, quali saranno i vostri obiettivi o progetti futuri?

Good Old Boy: Continuiamo come sempre, banjo e chitarra e qualche lacrima quando pensiamo alla torta di mele della nonna nella casetta sperduta del Kentucky.

KOIOΣ: I progetti futuri? Stiamo completando la composizione del nostro prossimo album. Non entro nei dettagli, ma ti possiamo anticipare che abbiamo deciso di ritornare nei luoghi dove si sono svolte le vicende narrate nel nostro primo concept album, Howar's Saga, con l'intento di ampliarne la descrizione ed approfondirne la storia. Poi, ovviamente... il festival.

Insomma, che decidiamo di scrivere canzoni che rimpiangono dei bei tempi andati e di profumi casalinghi, o epiche saghe che parlano di eroi e Dei, che decidiamo di essere bovari o Titani, angeli o demoni... ciò che siamo o che decidiamo di essere dipende da noi, dal nostro gusto, dalla nostra personalità, a patto che riusciamo a esserlo fino in fondo e con coerenza. La cosa fondamentale è che alla base di tutto ci siano perseveranza e impegno, e soprattutto tanta, tantissima musica.

“We are ugly but we have the music”

Author: Damien LeMasson
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